D. Dottoressa Messina, ci fornisce un primo quadro d’insieme del Congresso di Torino?
R. Nel corso del Congresso vengono approfonditi gli ambiti nei quali le specifiche competenze del dottore commercialista possono contribuire alla crescita efficiente degli enti pubblici. L’evento è stato costruito su tre tavole rotonde, due focus operativi e tre workshop, nei quali si alterneranno relatori provenienti dal mondo delle professioni, dell’Università, della Magistratura, degli enti locali e società partecipate.
D. Quali sono stati gli argomenti affrontati ieri, prima giornata di lavori?
R. La prima tavola rotonda ha affrontato l’esame degli effetti derivanti dal D.Lgs. n. 175/2016 - Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica - che nasce dalla volontà di riorganizzare il frammentario quadro normativo e, quindi, di assicurare una più efficiente gestione del fenomeno delle partecipate pubbliche.
D. Quali gli aspetti di interesse sulla tematica delle società a partecipazione pubblica?
R. Il T.U. ha determinato regole specifiche in tema di amministrazione e controllo, che incidono sulle nomine degli amministratori, sulle deleghe e sui compensi dei componenti il Consiglio di Amministrazione. Direttive ad hoc sono altresì previste per gli organi chiamati a verificare l’amministrazione, i bilanci e sul controllo giudiziario. È stata posta particolare attenzione alle misure introdotte per la prevenzione e il monitoraggio della crisi, che coinvolge anche le aziende pubbliche. Ci siamo pertanto confrontati sulle problematiche e le responsabilità che il dottore commercialista si trova ad affrontare nel ricoprire i diversi ruoli nell’ambito delle società partecipate pubbliche.
D. Oggi, nel corso della seconda giornata, saranno affrontate nuove tematiche. Nello specifico?
R. La seconda tavola rotonda è focalizzata sulla revisione dell’ente locale. La figura del revisore dell’ente locale ha visto una progressiva trasformazione attraverso interventi legislativi - spesso poco coordinati - che ne hanno ampliato le competenze. Andremo a riassumere il quadro complessivo degli strumenti e delle responsabilità del revisore dell’ente locale, anche attraverso il dibattito con i principali attori coinvolti. A conclusione della giornata si terrà l’ultima tavola rotonda, che intende stimolare un dibattito sul ruolo del commercialista nella ricerca del giusto equilibrio tra interesse pubblico ed efficienza economica.
D. Tre tavole rotonde, ma non solo. Due focus saranno dedicati ad aspetti operativi.
R. Il primo focus si terrà stamane, ed avrà ad oggetto l’analisi del difficile percorso di transizione dall’applicazione burocratica a quella manageriale dei sistemi di programmazione, misurazione e valutazione delle performance. Il secondo focus operativo, previsto nel pomeriggio, affronterà il tema del bilancio consolidato degli enti locali, quale strumenti di programmazione e controllo fondamentale per rappresentare la situazione complessiva dell’ente pubblico e della sua galassia di participate.
D. Passiamo ora ai workshop.
R. Sono previsti tre workshop. Il primo analizzerà il rapporto tra enti locali ed enti del terzo settore, alla luce delle nuove opportunità di collaborazione emerse dal D.Lgs. n. 117/2017. Il secondo workshop approfondirà le principali problematiche che sono emerse nel percorso di transizione dell’ente pubblico verso la contabilità economico-finanziaria. Infine, il terzo workshop ritornerà su aspetti legati alla specializzazione della professione, affrontando il tema del risk e performance management quale nuova opportunità di consulenza da parte del giovane dottore commercialista verso l’ente pubblico locale.
D. Si intravedono quindi spazi per la professionalità offerta dai giovani Commercialisti?
R. Il percorso congressuale dimostra come nell’operatività dell’ente pubblico e delle sue partecipate, già oggi, il dottore commercialista ricopra ruoli strategici. I provvedimenti normativi che in questi anni hanno interessato la P.A. hanno in alcuni casi trasformato il rapporto con l’Ente; in altri, hanno creato nuovi possibili spazi di operatività.
D. Soffermiamoci ora sui diversi ambiti in cui è coinvolto il dottore commercialista.
R. Il ruolo del Revisore dell’ente locale si è trasformato sempre più in presidio di legalità e di verifica delle politiche pubbliche, contribuendo al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica assegnati a ciascun ente. Ciò ha significato anche un moltiplicarsi di adempimenti, spesso di difficile gestione e fonte di non poche responsabilità. La riforma attuata con il D.Lgs. n. 175/2016, dal canto suo, ha ridisegnato in parte le funzioni degli organi di amministrazione e di controllo delle società a partecipazione pubblica, con l’obiettivo di una più efficiente gestione. Le nuove previsioni evidenziano una maggiore centralità delle competenze tipiche del dottore commercialista, proprio nel ruolo di amministratore o organo di controllo della società. Ulteriori opportunità vengono dal D.Lgs. n. 74/2017, che ha riscritto la disciplina della valutazione della performance. Occorre dare risposte non solo in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, ma soprattutto in termini di miglioramento del livello di benessere dei territori. In tale ambito il Dottore Commercialista offre un contributo prezioso all’impianto di processi e strumenti di pianificazione strategica e di programmazione gestionale, oltre che di controllo di gestione.
D. In conclusione, una specializzazione in ambito “enti pubblici” risulta essere una prospettiva di interesse per i giovani Commercialisti?
R. Il settore pubblico è caratterizzato da un quadro normativo di elevata complessità. Il perseguimento dell’interesse pubblico fa sì che principi quali efficienza, efficacia, economicità assumano declinazioni differenti da quelle che governano il mondo imprenditoriale. La scelta del tema dei lavori nasce dalla convinzione che tale ambito di attività possa offrire un ampio ventaglio di opportunità di lavoro per i giovani commercialisti, sempre aperti a nuovi stimoli e a nuove strade da percorrere e si inserisce nell’ambito dell’ampio dibattito che ruota intorno alla figura del dottore commercialista per il quale - a fronte di continui attacchi rivolti alla propria professionalità - emerge la necessità di ribadire come le proprie competenze siano al servizio non solo delle imprese e dei privati cittadini, ma anche del settore pubblico, offrendo un utile contributo allo sviluppo del sistema paese.
57° Congresso UNGDCEC – Enti pubblici: “Un ampio ventaglio di opportunità di lavoro per i giovani commercialisti”
a cura di Sandra Pennacini | 12 Aprile 2019
Intervista a Raffaella Messina, Presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC
È in pieno svolgimento a Torino il 57esimo Congresso Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. La redazione di MySolution ha incontrato la dottoressa Raffaella Messina, Presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, per presentare e commentare i temi oggetto del convegno.
D. Dottoressa Messina, ci fornisce un primo quadro d’insieme del Congresso di Torino?
R. Nel corso del Congresso vengono approfonditi gli ambiti nei quali le specifiche competenze del dottore commercialista possono contribuire alla crescita efficiente degli enti pubblici. L’evento è stato costruito su tre tavole rotonde, due focus operativi e tre workshop, nei quali si alterneranno relatori provenienti dal mondo delle professioni, dell’Università, della Magistratura, degli enti locali e società partecipate.
D. Quali sono stati gli argomenti affrontati ieri, prima giornata di lavori?
R. La prima tavola rotonda ha affrontato l’esame degli effetti derivanti dal D.Lgs. n. 175/2016 - Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica - che nasce dalla volontà di riorganizzare il frammentario quadro normativo e, quindi, di assicurare una più efficiente gestione del fenomeno delle partecipate pubbliche.
D. Quali gli aspetti di interesse sulla tematica delle società a partecipazione pubblica?
R. Il T.U. ha determinato regole specifiche in tema di amministrazione e controllo, che incidono sulle nomine degli amministratori, sulle deleghe e sui compensi dei componenti il Consiglio di Amministrazione. Direttive ad hoc sono altresì previste per gli organi chiamati a verificare l’amministrazione, i bilanci e sul controllo giudiziario. È stata posta particolare attenzione alle misure introdotte per la prevenzione e il monitoraggio della crisi, che coinvolge anche le aziende pubbliche. Ci siamo pertanto confrontati sulle problematiche e le responsabilità che il dottore commercialista si trova ad affrontare nel ricoprire i diversi ruoli nell’ambito delle società partecipate pubbliche.
D. Oggi, nel corso della seconda giornata, saranno affrontate nuove tematiche. Nello specifico?
R. La seconda tavola rotonda è focalizzata sulla revisione dell’ente locale. La figura del revisore dell’ente locale ha visto una progressiva trasformazione attraverso interventi legislativi - spesso poco coordinati - che ne hanno ampliato le competenze. Andremo a riassumere il quadro complessivo degli strumenti e delle responsabilità del revisore dell’ente locale, anche attraverso il dibattito con i principali attori coinvolti. A conclusione della giornata si terrà l’ultima tavola rotonda, che intende stimolare un dibattito sul ruolo del commercialista nella ricerca del giusto equilibrio tra interesse pubblico ed efficienza economica.
D. Tre tavole rotonde, ma non solo. Due focus saranno dedicati ad aspetti operativi.
R. Il primo focus si terrà stamane, ed avrà ad oggetto l’analisi del difficile percorso di transizione dall’applicazione burocratica a quella manageriale dei sistemi di programmazione, misurazione e valutazione delle performance. Il secondo focus operativo, previsto nel pomeriggio, affronterà il tema del bilancio consolidato degli enti locali, quale strumenti di programmazione e controllo fondamentale per rappresentare la situazione complessiva dell’ente pubblico e della sua galassia di participate.
D. Passiamo ora ai workshop.
R. Sono previsti tre workshop. Il primo analizzerà il rapporto tra enti locali ed enti del terzo settore, alla luce delle nuove opportunità di collaborazione emerse dal D.Lgs. n. 117/2017. Il secondo workshop approfondirà le principali problematiche che sono emerse nel percorso di transizione dell’ente pubblico verso la contabilità economico-finanziaria. Infine, il terzo workshop ritornerà su aspetti legati alla specializzazione della professione, affrontando il tema del risk e performance management quale nuova opportunità di consulenza da parte del giovane dottore commercialista verso l’ente pubblico locale.
D. Si intravedono quindi spazi per la professionalità offerta dai giovani Commercialisti?
R. Il percorso congressuale dimostra come nell’operatività dell’ente pubblico e delle sue partecipate, già oggi, il dottore commercialista ricopra ruoli strategici. I provvedimenti normativi che in questi anni hanno interessato la P.A. hanno in alcuni casi trasformato il rapporto con l’Ente; in altri, hanno creato nuovi possibili spazi di operatività.
D. Soffermiamoci ora sui diversi ambiti in cui è coinvolto il dottore commercialista.
R. Il ruolo del Revisore dell’ente locale si è trasformato sempre più in presidio di legalità e di verifica delle politiche pubbliche, contribuendo al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica assegnati a ciascun ente. Ciò ha significato anche un moltiplicarsi di adempimenti, spesso di difficile gestione e fonte di non poche responsabilità. La riforma attuata con il D.Lgs. n. 175/2016, dal canto suo, ha ridisegnato in parte le funzioni degli organi di amministrazione e di controllo delle società a partecipazione pubblica, con l’obiettivo di una più efficiente gestione. Le nuove previsioni evidenziano una maggiore centralità delle competenze tipiche del dottore commercialista, proprio nel ruolo di amministratore o organo di controllo della società. Ulteriori opportunità vengono dal D.Lgs. n. 74/2017, che ha riscritto la disciplina della valutazione della performance. Occorre dare risposte non solo in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, ma soprattutto in termini di miglioramento del livello di benessere dei territori. In tale ambito il Dottore Commercialista offre un contributo prezioso all’impianto di processi e strumenti di pianificazione strategica e di programmazione gestionale, oltre che di controllo di gestione.
D. In conclusione, una specializzazione in ambito “enti pubblici” risulta essere una prospettiva di interesse per i giovani Commercialisti?
R. Il settore pubblico è caratterizzato da un quadro normativo di elevata complessità. Il perseguimento dell’interesse pubblico fa sì che principi quali efficienza, efficacia, economicità assumano declinazioni differenti da quelle che governano il mondo imprenditoriale. La scelta del tema dei lavori nasce dalla convinzione che tale ambito di attività possa offrire un ampio ventaglio di opportunità di lavoro per i giovani commercialisti, sempre aperti a nuovi stimoli e a nuove strade da percorrere e si inserisce nell’ambito dell’ampio dibattito che ruota intorno alla figura del dottore commercialista per il quale - a fronte di continui attacchi rivolti alla propria professionalità - emerge la necessità di ribadire come le proprie competenze siano al servizio non solo delle imprese e dei privati cittadini, ma anche del settore pubblico, offrendo un utile contributo allo sviluppo del sistema paese.
Sullo stesso argomento:Competenze e specializzazioni professionali
Quali sono gli ambiti che vengono approfonditi nel Congresso di Torino?
Nel corso del Congresso vengono approfonditi gli ambiti nei quali le specifiche competenze del dottore commercialista possono contribuire alla crescita efficiente degli enti pubblici.
Quali sono stati gli argomenti affrontati nella prima giornata di lavori?
La prima tavola rotonda ha affrontato l’esame degli effetti derivanti dal D.Lgs. n. 175/2016 - Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica.
Quali gli aspetti di interesse sulla tematica delle società a partecipazione pubblica?
Il T.U. ha determinato regole specifiche in tema di amministrazione e controllo, che incidono sulle nomine degli amministratori, sulle deleghe e sui compensi dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
Quali tematiche saranno affrontate nella seconda giornata?
La seconda tavola rotonda è focalizzata sulla revisione dell’ente locale. A conclusione della giornata si terrà l’ultima tavola rotonda, che intende stimolare un dibattito sul ruolo del commercialista nella ricerca del giusto equilibrio tra interesse pubblico ed efficienza economica.
Quali sono i focus operativi e i workshop previsti?
I focus saranno dedicati all'analisi del difficile percorso di transizione dall’applicazione burocratica a quella manageriale dei sistemi di programmazione e al tema del bilancio consolidato degli enti locali. I workshop analizzeranno il rapporto tra enti locali ed enti del terzo settore, le problematiche emerse nel percorso di transizione dell’ente pubblico verso la contabilità economico-finanziaria e il risk e performance management.