La recente sentenza della Cassazione n. 7723 del 28 marzo 2018, conferma l’orientamento già emerso anche nella giurisprudenza di merito, statuendo circa la legittimità dell’accesso effettuato dagli Organi Verificatori in locali adibiti promiscuamente ad abitazione principale, in merito alla sufficienza della autorizzazione della Procura della Repubblica, senza l’ulteriore necessità che essa rechi specifica motivazione in ordine ai gravi indizi di violazione delle norme tributarie.
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