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L'antieconomicità dell'operazione non blocca la detrazione Iva

di Paolo Duranti | 8 Marzo 2018
L'antieconomicità dell'operazione non blocca la detrazione Iva

Non è possibile disconoscere il diritto alla detrazione dell'Iva in capo al cessionario, anche in presenza di operazioni che il Fisco ritenga connotate da “antieconomicità”, tutte le volte in cui il cedente abbia provveduto a versare l'imposta dovuta: in caso contrario, infatti, si sarebbe in presenza di una “non consentita doppia imposizione sulla medesima operazione commerciale”. Specularmente, ai fini Ires - ma in generale per le imposte dirette - l'antieconomicità non può essere considerata un parametro generale presuntivo della non inerenza di un costo o dell'occultamento di ricavi dichiarati in misura inferiore a quelli ritenuti di mercato. Entrambi i principi specificati dalla Ctr Lazio, con sentenza n. 959/4/18 del 15 febbraio 2018, segnano una tappa fondamentale nel processo di inquadramento del concetto di antieconomicità delle operazioni ai fini della verifica della sussistenza di comportamenti illeciti perpetrati dal contribuente.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il Fisco non può disconoscere la detrazione dell'Iva per operazioni antieconomiche se il cedente ha pagato l'imposta. La Ctr Lazio specifica i principi in una sentenza del 2018.