Il disegno di legge di bilancio 2023 prevede, tra le altre novità, la riapertura della finestra temporale per l’assegnazione e la cessione agevolata dei beni ai soci, dopo ben sei anni dall’ultima edizione. A queste operazioni si applica un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP.
Potranno assegnare in modo agevolato tutte le società (di persone e di capitali), che intendano attribuire beni non utilizzati direttamente dall’impresa come beni strumentali, ai propri soci, estromettendoli, così, dal regime d’impresa e, al contempo, beneficiando della tassazione ridotta. Il termine per gli atti di assegnazione o cessione agevolata è fissato al 30 settembre 2023, mentre i soci della società devono risultare tali alla data del 30 settembre 2022. Rientrano tra i beni agevolabili tutti gli immobili, esclusi quelli strumentali per destinazione (cioè gli immobili utilizzati dalla società nell’esercizio della propria impresa), nonché i beni mobili iscritti in pubblici registri (ad esempio, autoveicoli, natanti, aeromobili), non utilizzati quali beni strumentali nell’esercizio dell’impresa.
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