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Scenari in salita sul superbonus: tra mancato raggiungimento del SAL 30% ed esaurimento dei “plafond” per la cessione del credito

I rimedi se non si è raggiunto il SAL 30% e per la ripartenza della cessione del credito

di Marco Bomben | 14 Ottobre 2022
Scenari in salita sul superbonus: tra mancato raggiungimento del SAL 30% ed esaurimento dei “plafond” per la cessione del credito

Prosegue il percorso a ostacoli chiamato superbonus 110 per cento. Da una parte, ci sono i contribuenti che non hanno centrato la scadenza del 30 settembre 2022 (SAL del 30 per cento per le abitazioni unifamiliari e gli immobili indipendenti), che si vedranno costretti a cambiare in corsa i loro piani, riconducendo i lavori effettuati dal 1° luglio 2022 ai bonus edilizi cd. “minori” (bonus ristrutturazioni al 50 per cento, ecobonus e sismabonus ordinari, ecc.). Per tutti gli altri, invece, resta la spada di Damocle della cessione a terzi della maxi detrazione, con gli istituti finanziari che si avvicinano in modo preoccupante alla saturazione dei plafond disponibili per l’acquisto dei crediti fiscali. Se Atene piange, quindi, Sparta certo non ride.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Superbonus e SAL del 30%: la scadenza del 30 settembre ha implicazioni per le detrazioni fiscali. La pratica può essere completata nei giorni successivi, ma le banche sono rigorose. Chi non rispetta la scadenza dovrà ripiegare sui bonus edilizi tradizionali. Le banche stanno raggiungendo la saturazione dei plafond disponibili per l'acquisto dei crediti fiscali, complicando ulteriormente la situazione.