L’indipendenza del revisore rappresenta sia il requisito fondamentale per la fiducia del pubblico nell’affidabilità dell’operato del medesimo, sia, per il revisore, lo strumento migliore per dimostrare al pubblico e alle autorità di controllo che egli svolge la sua funzione con un rigore che soddisfa i principi etici generalmente riconosciuti, in particolare quelli dell’integrità e dell’obiettività. Il requisito dell’indipendenza deve essere valutato dal revisore già in fase di accettazione, sia da parte del soggetto candidato all’assunzione dell’incarico, sia da parte del collegio sindacale.
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