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AGEVOLAZIONI

Conversione in crediti d’imposta delle DTA: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Soggetti interessati, definizione di debitore inadempiente, base per il calcolo del canone e comunicazione tardiva dell’opzione

di Francesco Barone | 6 Luglio 2021
Conversione in crediti d’imposta delle DTA: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Tutte le società, a prescindere dal settore in cui operano, possono avvalersi della disciplina agevolativa in materia di conversione in crediti d’imposta delle attività per imposte anticipate relative a perdite fiscali ed eccedenze ACE. È stato definito “l’inadempimento”, al fine di individuare i crediti, la cui cessione assume rilevanza per la trasformazione delle DTA in crediti d’imposta. Vi è la possibilità di sanare la tardiva comunicazione, tramite le regole sulla rimessione in bonis, finalizzata all’esercizio dell’opzione, in assenza di obbligo del versamento del canone. Sono questi i chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione 28 giugno 2021, n. 44/E.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La risoluzione 28 giugno 2021, n. 44/E chiarisce la conversione in crediti d’imposta delle attività per imposte anticipate e fornisce regole e chiarimenti su opzioni, calcolo del canone e definizione di debitore inadempiente.