
Il blocco delle attività produttive a seguito delle misure emergenziali per contenere la pandemia in corso avrà conseguenze sull’ambito applicativo degli strumenti accertativi automatici, analizzate nella videoconferenza “ISA e società di comodo. Esclusione e disapplicazione della disciplina”, svoltasi il 17 giugno 2021. Il meccanismo delle società di comodo, in questo quadro economico, rende più difficile conseguire ricavi, e redditi, superiori alle soglie minime previste. E’, quindi, utile riepilogare le regole di compilazione dell’apposito quadro dichiarativo e le cause di esclusione e disapplicazione della disciplina, concentrando l’attenzione su peculiari ipotesi di disapplicazione connesse all’impatto del Covid-19. Con riguardo agli ISA, a fronte delle conseguenze delle misure restrittive, il cd. decreto "Rilancio" (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) ha disposto, per i periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 e 2021, particolari misure di elaborazione degli ISA, prevedendo nuove cause di esclusione e correttivi per recepire gli effetti della crisi. Tali norme hanno, altresì, previsto la definizione di specifiche strategie di controllo, basate sull’analisi del rischio di evasione, per il periodo d’imposta 2020.

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