Il contratto di affitto d’azienda, sempre più diffuso nella prassi imprenditoriale, consente di trasferire il diritto di godimento del complesso aziendale a un terzo soggetto, detto affittuario, il quale si impegna a pagare al concedente un canone periodico. Il trattamento fiscale del corrispettivo ricevuto dall’imprenditore/concedente sarà diverso, se quest’ultimo ha concesso in affitto l’unica azienda, ovvero un ramo di essa o una delle aziende possedute. Nel primo caso, il canone d’affitto costituisce in capo al concedente un reddito diverso, ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. h), del TUIR; nel secondo, il corrispettivo concorre alla determinazione del reddito d’impresa.
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