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In data 19 gennaio 2023, presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è svolto il primo incontro del tavolo tecnico per la riforma delle pensioni.
All'attenzione del confronto è stato portato l'attuale quadro della spesa pensionistica, anche in un'ottica di evoluzione del sistema all'interno del quale si dovrà tenere conto degli scenari demografici in Italia, dei cambiamenti nei modelli organizzativi delle imprese e della congiuntura economica attuale.
In relazione alle direttrici della riforma si lavorerà per trovare meccanismi di ulteriore miglioramento dell'attuale normativa vigente per quanto riguarda, in particolare, la flessibilità in uscita specialmente in riferimento alle categorie più interessate da lavori usuranti; uno degli obiettivi principali sarà quello di assicurare la possibilità di lasciare prima il lavoro revisionando le pensioni sperimentali come la cd. Opzione Donna, puntando al contempo sul potenziamento della previdenza complementare con un'azione di vera e propria educazione previdenziale mirata a rendere più adeguati gli assegni pensionistici. Attenzione anche ai meccanismi di staffetta generazionale al fine di favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani con una cooperazione virtuosa fra Stato e imprese per favorire il ricambio generazionale.
Comunicati Stampa
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Pensioni, si apre il tavolo di confronto
L'Agenzia delle Entrate - con risposta ad Interpello 19 gennaio 2023, n. 99 - ha affrontato la tematica inerente il regime di tassazione dei redditi di un lavoratore residente all’estero, che svolge la propria prestazione lavorativa in Italia, in regime di smart working.
Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, con riferimento al contribuente residente all'estero e iscritto all'AIRE - che, in conseguenza dell'emergenza Covid-19, nell'anno 2020 ha lavorato in Italia in modalità smart working per una società cinese, registrando pertanto meno di 183 giorni di permanenza all'estero - il reddito di lavoro dipendente percepito rileva fiscalmente anche nel nostro Paese, ex artt. 49 e 51, commi da 1 a 8, del TUIR.
Pertanto, il lavoratore in questione è tenuto a riportare nella dichiarazione dei redditi da presentare in Italia i redditi di lavoro dipendente percepiti nell'anno di riferimento e determinati in base alle disposizioni contenute negli art. 24, e 51, commi da 1 a 8, TUIR.
Prassi
Agenzia delle Entrate
Assoggettamento a imposizione in Italia di redditi da lavoro dipendente
In data 19 gennaio 2023, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Report sull'andamento dei premi di produttività, ricavato dalla procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali.
Alla data del 16 gennaio 2023 (data di chiusura del Report), sono stati depositati 79.367 contratti.
I 7.201 depositi di conformità si riferiscono a contratti tuttora attivi, così suddivisi:
Da un punto di vista della distribuzione geografica, per ITL competente, delle aziende che hanno depositato i contratti, si ha:
La Cassazione - con ordinanza del 16 gennaio 2023, n. 1095 - ha individuato quali sono gli indici di subordinazione a cui fare riferimento per la riqualificazione delle collaborazioni in relazione a contratti di lavoro autonomo.
Al riguardo, l’art. 2094 cod. civ. recita “È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore”.
Nel caso in specie, la Suprema Corte ha individuato:
Giurisprudenza
Cassazione civile - sez. lav.
Rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
L’INAIL - con Nota 20 gennaio 2023, prot. n. 596 - ha integrato le disposizioni contenute nella Circolare n. 44/2022 e nella Nota prot. n. 11436/2022, con le quali sono state fornite le istruzioni operative per la gestione del periodo transitorio dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 per l’assicurazione infortuni di giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica.
Ora, con il nuovo provvedimento, l’Istituto ha reso noto d’aver reso disponibile all’interno del servizio online “Contributi giornalisti periodo transitorio” la nuova funzionalità “Richiesta codice ditta per denunce mensili/Variazioni anagrafiche” con la quale è possibile richiedere l’assegnazione del codice ditta, del contro codice e del PIN.
Il servizio online può essere utilizzato anche da coloro che sono già titolari di un codice ditta assegnato dall’INAIL per la gestione del periodo transitorio, per comunicare l’aggiornamento dei dati anagrafici registrati.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - con Nota 20 gennaio 2023, prot. n. 462 - ha ricordato che per il biennio 2023-2024, alle imprese agricole è consentito il ricorso alle prestazioni occasionali a tempo determinato riferite ad attività di natura stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore, rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti all'instaurazione del rapporto.
Al riguardo, il MLPS ha provveduto ad aggiornare il modello UNILAV, inserendo nella tabella contratti il codice H.03.03 Prestazione agricola di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato.
I datori di lavoro agricolo dovranno, quindi, selezionare il suddetto codice per comunicare l'instaurazione, la modifica o la cessazione del rapporto di lavoro.
Prassi
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Aggiornamento modello UNILAV settore agricolo
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