Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 31 ottobre 2025, n. 620

di Benedetta Cargnel | 31 Ottobre 2025
Rassegna di Giurisprudenza 31 ottobre 2025, n. 620

Il Fatto

Un lavoratore del settore pubblico privatizzato conveniva in giudizio il datore di lavoro per far accertare  la nullità dei termini apposti ai contratti di lavoro a termine e la condanna al risarcimento del danno per l'abusiva reiterazione degli stessi.

La corte d'appello in sede di rinvio rigettava la domanda, rilevando che la stabilizzazione era avvenuta in forza del diritto di precedenza spettante per legge e che, quindi, sussisteva un rapporto diretto di causa efficiente tra il pregresso abuso e la successiva stabilizzazione.

Il lavoratore ricorreva nuovamente in Cassazione.

Il Diritto

La corte richiama il principio secondo cui, nel lavoro pubblico privatizzato, l'immissione in ruolo successiva alla reiterazione abusiva di contratti a termine ha efficacia riparatoria dell'illecito solo in presenza di una stretta correlazione tra l'abuso commesso e la stabilizzazione. La stretta correlazione richiede che la stabilizzazione sia l'effetto diretto ed immediato dell’abuso e non semplicemente agevolata da esso. Tale condizione non ricorre quando l'assunzione a tempo indeterminato avviene a seguito di procedure concorsuali o, come nel caso in esame, nelle forme ordinarie previste (art. 35, lett. b), D.Lgs. n. 165/2001) in cui l’aspirante all’assunzione, dopo aver superato una prova di idoneità, si avvale del diritto di precedenza. In questa ipotesi, l’assunzione discende da una pluralità di condizioni (in primis il superamento della prova) e non è finalizzata alla stabilizzazione del personale precario. L'assunzione è, quindi, solo agevolata ma non determinata dalla reiterazione.

La Corte pertanto accoglie il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Cassazione ha accolto il ricorso di un lavoratore del pubblico privatizzato, stabilendo che la stabilizzazione non ripara l'abuso di contratti a termine se non direttamente collegata.