Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 24 ottobre 2025, n. 619

di Benedetta Cargnel | 24 Ottobre 2025
Rassegna di Giurisprudenza 24 ottobre 2025, n. 619

Il Fatto

L'Ispettorato territoriale del lavoro ingiungeva a una compagnia area straniera il pagamento di sanzioni per la omessa presentazione delle comunicazioni obbligatorie di assunzione e/o cessazione del rapporto di lavoro al Centro per l'impiego e all'INAIL, e nella mancata consegna di documenti obbligatori ai dipendenti.

La Corte d’Appello, in riforma parziale, accoglieva l'appello principale del datore di lavoro, escludendo l'applicabilità della legge italiana ai rapporti di lavoro degli operatori di volo, in quanto i contratti erano stati conclusi a Dublino, la sede della compagnia era in Irlanda, la legge prescelta dai contraenti era l'irlandese, e l'attività era svolta prevalentemente all'interno di aeromobili registrati in Irlanda. Riteneva che la materia sanzionatoria non inerisse alle obbligazioni contrattuali o ai diritti dei lavoratori.

L'Ispettorato proponeva ricorso per Cassazione.

Il Diritto

La Corte ha escluso che, ai fini dell'individuazione della legge applicabile, si potesse fare riferimento, anche solo in via analogica, ai Regolamenti CE in materia di sicurezza sociale (n. 1408/71 o n. 883/2004), i quali si occupano esclusivamente del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale e non della normativa sanzionatoria. Le pretese sanzionatorie in oggetto non rientrano nella materia della sicurezza sociale, che è limitata a prestazioni specifiche.

La corte ribadisce che  gli illeciti contestati integrano violazioni amministrative volte a salvaguardare l'interesse pubblico a un costante monitoraggio del mercato del lavoro , e non hanno un nesso diretto tale da attrarle nell'ambito del Regolamento di sicurezza sociale europeo, in quanto non ne derivano omissioni contributive.

La corte pertanto rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
La Corte d'Appello ha escluso l'applicabilità della legge italiana ai contratti di lavoro degli operatori di volo, poiché conclusi in Irlanda. La Cassazione ha rigettato il ricorso, affermando che le sanzioni non rientrano nel campo della sicurezza sociale europea.