Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di Giurisprudenza 18 luglio 2025, n. 607

di Benedetta Cargnel | 18 Luglio 2025
Rassegna di Giurisprudenza 18 luglio 2025, n. 607

Il Fatto

Un lavoratore conveniva in giudizio il datore di lavoro chiedendo l'accertamento dell'illegittimità dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa,  con la reintegra nel posto di lavoro, il risarcimento del danno (anche per perdita di chances) e il pagamento delle differenze retributive, oltre alla regolarizzazione contributiva.

Il Tribunale e la Corte d’Appello rigettavano la domanda, rilevando che, trattandosi di una società a capitale pubblico, la conversione del contratto in rapporto a tempo indeterminato non era possibile.

Il lavoratore ricorreva per cassazione.

Il Diritto

La corte ribadisce l’esclusione della conversione del contratto di collaborazione a progetto in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, poiché il  datore di lavoro è  una società a capitale pubblico e quindi soggetta alle limitazioni per il reclutamento del personale previste per le Pubbliche amministrazioni.

La corte pertanto rigetta il ricorso.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Un lavoratore chiede la conversione del contratto in rapporto a tempo indeterminato, ma il tribunale e la corte rigettano la domanda. La corte ribadisce l'esclusione della conversione per una società a capitale pubblico.