Entro il 30 novembre i soggetti interessati sono tenuti al versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte dovute sul valore della produzione.
È prevista la proroga al 10 dicembre 2020 per gli esercenti impresa o arte e professione. Al 30 aprile 2021 per: 1) i soggetti ISA che: 1.1) hanno subito un calo di fatturato primo semestre 2020 su primo semestre 2019 di almeno il 33%, ovunque esercitino l’attività; 1.2) non hanno subito il calo di fatturato, ma rientrano tra uno dei codici Ateco elencati nell’allegato 1 o 2 al D.L. Ristori bis e hanno domicilio fiscale o sede in un regione rossa; 1.3) non hanno subito il calo di fatturato ma esercitano l’attività di gestione di ristoranti con domicilio fiscale o sede in una regione arancione; 2) i soggetti non ISA: 2.1) ovunque dislocati, con ricavi o compensi 2019 non superiori a 50 milioni di euro e che, nel primo semestre 2020, hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019; 2.2) con sede nelle zone rosse, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, che operano nei settori economici individuati nei due allegati (allegato 1 e allegato 2) del decreto “Ristori bis”; 2.3) con sede nelle zone arancioni, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, che gestiscono ristoranti.