
L'introduzione di una partecipazione minima del 10% nel capitale, che attiva il regime di “dividend exemption” previsto dall'art. 89 del TUIR, comporta una doppia tassazione economica per le partecipazioni inferiori a tale soglia. In particolare, i dividendi distribuiti da queste partecipazioni saranno tassati integralmente con un'aliquota del 24%, penalizzando i flussi di pagamento tra le società italiane. Lo mette nero su bianco Assonime che ha presentato le proprie osservazioni sul disegno di legge di bilancio 2026 alla Commissione Bilancio del Senato, affrontando numerosi temi di rilevanza per la fiscalità d'impresa.

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