Per individuare il tetto massimo di ricavi fissato dalla normativa a 170 mila euro, requisito necessario per le persone fisiche titolari di partita Iva per dilazionare e posticipare al 16 gennaio 2024 il secondo acconto delle imposte, bisogna considerare solo i ricavi caratteristici individuabili nei soggetti in contabilità ordinaria al rigo RS116 ed quelli in “semplificata” il rigo RG2 colonna 2. Più lineare l'individuazione dell'ammontare dei compensi per i professionisti che dovranno puntare lo sguardo al rigo RE2 colonna 2.
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