Guida
Dichiarazioni di intento

Dichiarazioni di intento - 1. L'adempimento in sintesi

di Stefano Setti | 24 Febbraio 2022
Dichiarazioni di intento - 1. L'adempimento in sintesi

La Guida è dedicata alla comunicazione dei dati relativi alle dichiarazioni d’intento, necessaria per effettuare acquisti o importazioni di beni e servizi senza applicazione dell’IVA. L’adempimento è stato novellato dal 2015 dall’art. 20 del decreto “Semplificazioni fiscali” (D.Lgs. n. 175/2014), con la previsione che tale obbligo non compete più al fornitore, ma all’esportatore abituale, il quale è tenuto ad inviare la dichiarazione di intento in via telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate, la quale provvede, poi, a rilasciare un’apposita ricevuta di avvenuta trasmissione. L’art. 12-septies della Legge n. 58/2019 ha introdotto importanti novità, a decorrere dal 2020, in tema di dichiarazioni d’intento. Da ultimo, con effetto 1° gennaio 2021, la Legge di Bilancio 2021 ha inibito l’emissione di nuove dichiarazioni d’intento da parte di contribuenti nei cui confronti, all’esito delle analisi di rischio e dei controlli sostanziali, sia stata disconosciuta la qualifica di esportatore abituale. Inoltre, la disposizione normativa prevede la possibilità, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di invalidare le dichiarazioni d’intento precedentemente emesse. Ciò premesso il Provvedimento direttoriale del 29 ottobre 2021 ha definito i profili operativi, fermo restando che quanto contenuto nel citato Provvedimento ha effetto dalle operazioni effettuate dal 1° gennaio 2022.

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo tratta dell'adempimento, ambito soggettivo e sanzioni relative alla dichiarazione d'intento per gli esportatori abituali, con le novità introdotte dal 2020 in poi.