Rassegna di giurisprudenza 31 ottobre 2025, n. 775

Un Comune deduce la decorrenza del termine decadenziale per l'esercizio del potere autoritativo dall'anno successivo a quello in cui il contribuente avrebbe dovuto presentare la dichiarazione ICI.
L'onere dichiarativo della variazione degli elementi di imposizione, previsto dall'art. 10, comma 4, del D.Lgs. n. 504/1992 (ICI) e dall'art. 13, comma 12-ter, del D.L. n. 201/2011 (IMU) (poi imposto dall'art. 1, comma 769, della legge n. 160/2019), non sussiste se la variazione consiste nella sopravvenuta trasformazione di un terreno agricolo in area edificabile, in base allo strumento urbanistico generale adottato dall'ente impositore.
Nella specie, il fatto decisivo si identifica con l'omessa denuncia di variazione relativa a un terreno che, da agricolo, è divenuto edificabile per la relativa inclusione nel PRG. Dalla conferma della sussistenza dell'obbligo dichiarativo discenderebbe la tempestività dell’avviso di accertamento (Cass. 29 ottobre 2021, n. 30966; Cass. 15 giugno 2021, n. 16833; Cass. 13 gennaio 2021, n. 352).
Il termine di decadenza per recuperare la differenza d’imposta, in caso di modifica di destinazione di area, allorché sia omessa la presentazione della denuncia di variazione, è quinquennale e non triennale (Cass. 25 novembre 2021, n. 36682; Cass. 25 novembre 2022, n. 34879; Cass. 12 novembre 2024, n. 29223).
E’ esclusa la rilevanza di equipollenti all'obbligo dichiarativo anche quando il Comune abbia acquisito una precedente conoscenza di fatto della modificazione, in quanto l'art. 10, comma 4, del D.Lgs. n. 504/1992, non ammetterebbe atti o comportamenti equivalenti alla denuncia di variazione (Cass. 25 novembre 2021, n. 36682; Cass. 25 novembre 2022, n. 34879; Cass. 12 novembre 2024, n. 29223).
L'obbligo dichiarativo rimane fermo nei casi in cui gli elementi rilevanti ai fini dell'imposta dipendano da atti per i quali non sono applicabili le procedure telematiche ex art. 3-bis del D.Lgs. n. 463/1997, concernente la disciplina del modello unico informatico (Cass. 22 dicembre 2022, n. 37505; Cass. 17 luglio 2024, n. 19684; Cass. 14 ottobre 2016, n. 20797; Cass. 2 novembre 2018, n. 28043; Cass. 25 gennaio 2023, n. 2321).