
La lite riguarda il disconoscimento del valore di acquisto risultante dalla rivalutazione effettuata dal contribuente, il quale sostiene l'efficacia della rivalutazione, che crea un nuovo costo storico di acquisto.
In tema di plusvalenze di cui all'art. 67, comma 1, lett. a) e b), del D.P.R. n. 917/1986, per i terreni edificabili e con destinazione agricola, l'indicazione nell'atto di vendita dell'immobile di un corrispettivo inferiore rispetto al valore del cespite in precedenza rideterminato dal contribuente in base alla perizia giurata ex art. 7 della legge n. 448/2001 non determina la decadenza dal beneficio correlato al pregresso versamento dell'imposta sostitutiva né la possibilità per l'A.F. di accertare la plusvalenza secondo il valore storico del bene (Cass., Sez. U., sent. 31 gennaio 2020, n. 2321).

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