Rassegna di Giurisprudenza
CORTE DI CASSAZIONE

Rassegna di giurisprudenza 9 agosto 2024, n. 715

di Fabio Pace | 9 Agosto 2024
Rassegna di giurisprudenza 9 agosto 2024, n. 715

Si contesta l’esclusione dell'esenzione IMU sul solo ostativo presupposto dell'assenza di intesa con lo Stato italiano della confessione religiosa praticata nei locali di cui si chiedeva l'esenzione stessa.
In base a una lettura costituzionalmente orientata delle norme di riferimento (art. 7, comma 1, lett. d, del D.Lgs. n. 504/1992, in riferimento agli artt. 8 e 19 Cost.), per le esenzioni o agevolazioni IMU degli immobili delle confessioni religiose dove si pratica il culto, non è richiesta una previa intesa con lo Stato Italiano.
Qualsiasi norma (o interpretazione di norme) che richieda la sussistenza di intese con lo Stato, da parte di confessioni religiose, per benefici economici o esenzioni fiscali, è incostituzionale.
È costituzionalmente illegittimo l'art. 1 della legge regionale della Lombardia n. 20/1992, limitatamente alle parole "i cui rapporti con lo Stato siano disciplinati ai sensi dell'art. 8, terzo comma, della Costituzione, e". Le intese previste da detta norma costituzionale non sono e non possono essere una condizione imposta dai poteri pubblici alle confessioni per usufruire della libertà di organizzazione e di azione loro garantita dal primo e dal secondo comma dello stesso art. 8 né per usufruire di benefici a loro riservati, quali, nella specie, l'erogazione di contributi; risultano altrimenti violati il divieto di discriminazione, nonché l'eguaglianza dei singoli nel godimento effettivo della libertà di culto, di cui l'eguale libertà delle confessioni di organizzarsi e di operare rappresenta la proiezione necessaria sul piano comunitario e sulla quale esercita un’evidente, ancorché indiretta influenza, la possibilità per le medesime di accedere a benefici economici come quelli previsti dalla legge in esame (Corte cost. sent. 16 luglio 2002, n. 346; sent. 19 aprile 1993, n. 195 ).

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Sintesi elaborata da MySolution IA:
Il testo contesta l'esclusione dell'esenzione IMU per mancanza di intesa con lo Stato italiano nelle confessioni religiose, sostenendo che non è richiesta un'intesa per le esenzioni IMU. La norma regionale della Lombardia che richiede intese è incostituzionale.