Rassegna di giurisprudenza 16 giugno 2023, n. 657

Una società censura la sentenza nella parte in cui ha escluso la cumulabilità di alcune agevolazioni.
Per gli impianti entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2012, le agevolazioni tributarie di cui all’art. 6, commi 13-19, della legge n. 388/2000 (cd. "Tremonti ambiente"), non sono cumulabili con quelle di cui all’art. 2, commi da 143 a 154, della legge n. 244/2007, e al D.M. 18 dicembre 2008 (cd. certificati verdi).
La “Tremonti ambiente” non recava specifiche disposizioni circa la possibilità di cumulare l'agevolazione con altre misure agevolative, ivi inclusi i certificati verdi. Pertanto, la riduzione dell'imponibile era astrattamente fruibile anche in presenza di altre misure di favore, salvo diversa disposizione di queste ultime.
La Finanziaria 2008- istitutiva dei certificati verdi - all'art. 2, comma 152, subordinava il diritto agli incentivi alla condizione che i medesimi impianti non beneficiassero di altri incentivi pubblici di natura nazionale, regionale, locale o comunitaria in conto energia, in conto capitale o in conto interessi con capitalizzazione anticipata, prevedendo un generale divieto di cumulo dei certificati verdi con altri incentivi pubblici.
La detassazione “Tremonti ambiente” comportava un vantaggio economico equiparabile a un contributo pubblico. La categoria degli incentivi pubblici comprende qualsiasi strumento di agevolazione, sovvenzione, prestito agevolato, contributo, garanzia, riduzione fiscale e incentivo in qualsiasi modo erogato e da qualsiasi soggetto pubblico provenga. Pertanto, i riferimenti al conto energia, al conto capitale o al conto interessi vanno valutati alla stregua di un elenco esemplificativo e non esaustivo o tassativo delle forme di incentivo.
Nel caso di specie, la società, che ha chiesto il rimborso di una somma equivalente alla mancata fruizione della detassazione “Tremonti ambiente” già godeva dei certificati verdi, con conseguente non cumulabilità dei due benefici, anche sotto forma di rimborso della somma corrispondente alla mancata deduzione dal reddito imponibile della quota di investimento ambientale.