
La riforma del lavoro autonomo (D.Lgs. n. 192/2024) ha reso fiscalmente neutri molti rimborsi spese nel TUIR (art. 54, comma 2, lett. b, e art. 54-ter), ma non ha cambiato la regola IVA: salvo le anticipazioni in nome e per conto del cliente (art. 15, comma 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972), i rimborsi seguono l’IVA del compenso professionale. Restano quindi imponibili, normalmente al 22%, anche se la spesa originaria sconta un’aliquota ridotta (es. hotel/ristorazione al 10%). Si riassume pertanto il quadro operativo, ad oggi in essere, con norme e prassi.

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