
Il 2025 segna un anno di profondo rinnovamento per il sistema antiriciclaggio italiano. Con il Decreto “Economia” (D.L. n. 95/2025, conv. Legge n. 118/2025), il legislatore ha aggiornato il D.Lgs. n. 231/2007 introducendo il rischio di finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa tra le priorità del sistema di prevenzione e rafforzando il ruolo del Comitato di sicurezza finanziaria (CSF). Parallelamente, l’imminente recepimento della Direttiva UE n. 2024/1640 ridefinisce l’accesso al registro dei titolari effettivi, limitandolo ai soggetti portatori di un interesse giuridico concreto, mentre la UIF ha da poco concluso la consultazione pubblica sulle nuove Istruzioni per la rilevazione e la segnalazione delle operazioni sospette. Un quadro in evoluzione che impone ai professionisti un salto di qualità nei presidi organizzativi, nell’analisi del rischio e nella gestione dei flussi informativi con clienti e autorità di vigilanza.







